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La storia di come ho iniziato a lavorare nel mondo digitale come freelancer

sergio bombelli canyoning isola di madeira in portogallo

1993 - 2007 | I GIUSTI STIMOLI

lutago valle aurina trentino alto adige montagna

Un'ecosistema sano porta gli stimoli giusti.

L'aperta campagna, un pallone tra i piedi e una famiglia felice. 

Questa primissima fase della mia vita mia ha regalato
tutto ciò di cui avevo bisogno per forgiarmi e crescere
con i valori solidi e radicati che ancora oggi costituiscono la base della mia vita quotidiana.

I viaggi, rigorosamente in Italia, erano la cosa che preferivo: ogni anno percorrevamo centinaia di kilometri
in auto per raggiungere le mete italiane più belle.

Il calcio non era solo un gioco, era molto di più: era il mezzo per farmi nuovi amici, per fare squadra e per organizzare partite interminabili all'oratorio di paese.

2008 - 2010 | CADUTE CHE FORGIANO

Lo scontro con
la realtà.

A 15 anni vidi la mia famiglia spezzarsi, i miei pilastri cadere. Una separazione dei genitori implica necessariamente una scelta: scelsi di trasferirmi con mia madre in città, volevo vedere cosa sarebbe accaduto se me ne fossi andato dal paesino.

Fu un periodo molto duro, con una vita da ricostruire e con pochissime persone su cui poter contare. 

Fortunatamente ricevetti tutto il supporto necessario da un amico e riuscii a inserirmi in un ecosistema completamente diverso rispetto quello in cui sono cresciuto.

Smisi col calcio.

sergio bombelli lodi

2011 - 2014 | RIBELLIONE

ponte nel cielo sondrio tibetano sergio bombelli

Gli hobby come
mezzi per arrivare
a destinazione.

La separazione mi aveva letteralmente stroncato le tasche, ma come può un 16enne guadagnarsi da vivere?

Valutai le opzioni. Ma non ottenni nulla, così tornai a giocare a calcio in una piccola squadra della città, rivolevo la mia valvola di sfogo.

Un giorno si presentò un compagno di squadra negli spogliatoi e, sapendo della mia situazione economica, mi propose di lavorare per una discoteca della zona.

L'unica cosa che dovevo fare era portare qualche amico al locale, e mi avrebbero pure pagato. Ovviamente accettai subito, ma non avrei mai pensato che quella decisione avrebbe condizionato per sempre la mia vita.

La mia ribellione:
una discoteca insegna più di un libro.

In quel periodo non amavo la scuola, non amavo studiare e non avevo la minima di idea di cosa volessi fare, ma un giorno fu tutto più chiaro.

Le mie doti come PR in discoteca era notevolmente migliorate, tanto che con partnership strategiche,arrivavo a portare all'interno del locale più di 300 persone.

Poco tempo dopo realizzai che avrei dovuto dedicarmi a pieno ad una cosa sola se avessi voluto cambiare la mia vita: mollai la scuola in quarta superiore per intraprendere la strada di organizzatore di eventi.

Una scelta che mi ha portato ad imparare molto più di quello che avrei creduto.​

lavorare in ufficio discoteca
pursuit of happiness lodi juicy m

La ricerca della felicità, Facebook e 2500 persone.

La strada era ormai presa, non potevo più tirarmi indietro. "Organizziamo questo evento" dissi ai miei 4 soci
(eravamo 3 ragazzi e 1 ragazza): loro furono straordinari.

Nell'arco di 3 mesi creammo uno staff di persone a supportarci nelle vendite, trovammo un locale nel quale poter lavorare e iniziammo a lavorare sul marchio che avrebbe denominato le nostre feste: Pursuit Of Happiness.

Ognuno aveva il suo ruolo: Paco si occupava dei fornitori, Chiara della contabilità, Care dei tavoli e io della direzione artistica. Passavo ore in studio con i nostri dj per preparare uno spettacolo indimenticabile e lavoravo a stretto contatto con i nostri PR per aumentare le vendite, ma non bastava.

Ebbi un'idea, usare Facebook come mezzo di comunicazione per il nostro brand e progettai il lancio del "Pursuit of Happiness". La campagna pubblicitaria consisteva nel fare girare delle mascotte per la stazione della città con dei volantini. Il risultato fu che la nostra pagina Facebook venne intasata di like, commenti e menzioni, arrivando il giorno prima di aprire le porte del locale con più di 1000 like alla pagina.
 
Andò subito benissimo, 2500 persone si sono presentate alla ricerca della felicità (Pursuit of Happiness).

2015 - 2020 REDENZIONE

La fine di un'era per l'inizio di un nuovo capitolo.

Il 2015 fu uno degli anni peggiori di sempre: mi lasciai con la mia ragazza e smisi di fare eventi.

Organizzare eventi mi piaceva ma iniziai a pensare che non era un lavoro sostenibile nel tempo, quindi abbandonai per immergermi nel mondo del lavoro "vero", quello in cui ci si sporca le mani.

Nel giro di 2 anni collezionai 8 esperienze lavorative diverse in campi completamente diversi: ebbi un esperienza come venditore, come magazziniere, come operaio e anche come barista. 

Ero demoralizzato, non amavo il mondo del lavoro e mi sentivo incastrato su un enorme tagadà.

torre del mangia siena in viaggio sergio bombelli
roque nublo gran canaria sergio bombelli in viaggio

La via della redenzione.

La mia demoralizzazione mi bloccò in un vortice di pensieri, cominciai a pormi domande e dopo un periodo anche a cercare risposte.

Da qui iniziò la mia redenzione.

Mi misi in testa che per migliorare come persona avrei dovuto assolutamente fare pace con me stesso rimediando al più grande errore: mi iscrissi alle scuole serali per terminare l'anno mancante al diploma.

Rimediare a quell'errore fu straziante, tra lavoro e lezioni vivevo con il cronometro in mano e fu un anno molto duro, ma fantastico.

Per essere la parte migliore di noi stessi dobbiamo fare qualcosa che prima non avremmo mai fatto.

Diplomarmi mi ha consentito di perdonare me stesso e di prendere consapevolezza che il futuro si scrive intraprendendo nuove azioni: volevo migliorare, così mi

iscrissi all'Università per approfondire il tema della comunicazione.

Avevo 2 problemi: volevo studiare ma volevo anche fare esperienze lavorative utili.

Iniziata l'Università passai mesi a cercare un lavoretto che mi permettesse di frequentare i corsi e fare stage, così entrai a lavorare in una delle aziende più strutturate ma anche sottovalutate (per le mansioni) al mondo, McDonald's, con un contratto solo weekend.

Qui imparai cosa significa lavorare in modo organizzato ed efficiente, i turni di 11 ore al weekend furono la mia motivazione per laurearmi al più presto possibile e avere il coraggio di aprire la mia partita IVA.

Nel frattempo sfruttai le giuste occasioni e iniziai a fare i primi stage come social media manager.

3 anni dopo, precisamente il 17 Dicembre 2020 alle ore 11.00 sono stato proclamato Dottore in Comunicazione e 15 giorni più tardi aprii la mia partita IVA.

dottore sergio bombelli CIM comunicazione innovazione multimedialità università degli studi di pavia

2021 | IL MIO NUOVO IO

We Make Future - Sergio Bombelli - Rimini

Il mio nuovo io.

Gli ultimi anni hanno portato grandissimi cambiamenti, ma anche incredibili risultati.

La cosa più difficile è stata lanciare la mia carriera per davvero.. il 1 gennaio 2021 ho aperto la partita IVA con l'obiettivo di aiutare aziende ed imprenditori attraverso il digital marketing.

... e oggi?

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